INQUINAMENTO: SECONDO L’OMS 12,6 MILIONI DI MORTI L’ANNO
Di Marciante Piermattia
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la contaminazione del suolo e dell’aria, le esposizioni chimiche e le radiazioni ultraviolette contribuiscono all’insorgenza di oltre 100 malattie.
Stando alle ricerche condotte dal team di esperti dell’Oms, 1 persona su 4 nel mondo muore a causa dell’inquinamento ambientale.
In Europa, 1,4 milioni di persone hanno perso la vita a causa dell’esposizione ai fattori di rischio ambientale, nei luoghi di residenza o di lavoro.
I più colpiti sono stati i paesi a basso e medio reddito del Sud-Est asiatico e le regioni del Pacifico Occidentale, con 7,3 milioni di decessi legati principalmente all'inquinamento dell'aria.
Le principali malattie, considerate nella relazione sono ictus, cardiopatie ischemiche, tumori, malattie respiratorie croniche, malattie diarroiche, infezioni delle vie respiratorie, malaria.
Le due categorie più deboli e quindi esposte maggiormente ai rischi, sono i bambini e gli anziani: ogni anno 1,7 milioni di piccoli al di sotto dei cinque anni e 4,9 milioni di adulti di età compresa tra i 50 e i 75 anni perdono la vita per cause che potrebbero essere evitate grazie ad una migliore gestione dell’ambiente.
L’utilizzo per esempio di tecnologie e combustibili puliti per le attività di tipo domestico come cucinare, o per il riscaldamento e l’illuminazione delle case, permetterebbe di ridurre le infezioni respiratorie acute, le malattie respiratorie croniche e le malattie cardiovascolari. Aumentare l’accesso all’acqua potabile e a servizi igienici adeguati o la promozione di semplici azioni, quali ad esempio lavarsi le mani regolarmente, ridurrebbe ulteriormente l’incidenza delle malattie diarroiche.
Da recenti indagini nel nostro Paese è risultato che, 59.500 decessi sono attribuibili al particolato fine (PM 2.5), 3.300 all’ozono (O3) e 21.600 al biossido di azoto (NO2). In base a questa ricerca l’Italia guida la classifica europea delle morti da biossido di azoto, dovute agli scarichi delle auto, in particolare ai veicoli diesel.