Un parco a “Cielo Aperto”

di Urgese Benedetto

Francavilla Fontana.

Siamo in periferia.

In un'area da cui, negli ultimi tempi, sono giunte varie segnalazioni pubblicate su Social e giornali.

Motivo?

Alcuni studenti del progetto PRESS on WEB, insieme alle prof.sse Giorgia Martina e Marianna Tomaselli, hanno deciso di scoprirlo.

Per questo, un giovedì pomeriggio, l'attività di redazione si sposta presso il Parco Forleo Brayda.

Qui scopriamo la ragione delle varie segnalazioni social:

l'area che visitiamo, estremamente periferica e quasi nascosta, ci stupisce poiché appare completamente rinnovata, dotata di strumentazioni fitness anche hi-tech ed eco green.

L’opera, realizzata con fondi pubblici reperiti dal comune, è stata promossa grazie all’impegno di due associazioni:

  • Generazione 72021: gruppo di giovani tra 20 e 30 anni, costituito ad ottobre 2020;
  • Le Radici e Ali - Arciragazzi: associazione divenuta fin da subito punto di riferimento dei più giovani di “72021”, forte dell’esperienza maturata sul campo fin dal 2015.

Un obiettivo, quello del parco, raggiunto dopo tanto duro lavoro e impegno.

Ma cerchiamo di comprendere meglio come si è arrivati a questo risultato... andiamo con ordine.

Il bando e i finanziamenti

Come ci racconta la dott.ssa Ilaria Altavilla, di Generazione 72021, nel 2021 la partnership tra le due realtà associative ha conquistato il secondo posto nell'ambito del Bilancio Partecipato indetto dal Comune di Francavilla Fontana con un progetto afferente al Bando PIN.

Progetto magistralmente supportato dall'assessore Sergio Tatarano che, insieme al Comune guidato dal sindaco De Nuzzo, ha contribuito a reperire e predisporre i fondi utili alla realizzazione dell'opera.

Le origini del progetto

L’ idea, che prende spunto da un parco C.O.N.I di Lecce, si pone l'obiettivo di offrire uno spazio fruibile in modo libero e smart da chiunque, anche dai meno avvezzi al mondo delle palestre, favorendo l'attività fisica gratuita e all'aria aperta.

Fondamentale in fase progettuale si è rivelato il confronto tra associazioni e con la stessa cittadinanza che, attraverso un sondaggio lanciato sul sito www.menti.com, ha espresso la propria visione del parco.

Tre gli elementi, ritenuti indispensabili all'elaborazione di un'idea di riqualificazione, che spiccano nel sondaggio: “Giovani”, “Verde” e “Fitness”.

Termini eloquenti che mostrano quanto ultimamente predomini la voglia di uscire all'aria aperta, riconquistando la libertà perduta causa pandemia, ma soprattutto prevalga l'urgenza di riappropriarsi degli spazi verdi urbani.

Il nuovo parco

Da queste necessità è nata l'odierna configurazione del parco Brayda, un parco “A cielo Aperto”

Dotato di nuove attrezzature per attività sportive all’aperto, esso ospita anche un’area picnic inclusiva, con tavoli accessibili a persone affette da disabilità anche fisica.

Interessante la presenza di una cyclette con automatismo utile a ricaricare lo smartphone e una panchina innovativa, a pannelli solari, che dispone di vari attacchi USB a cui collegare dispositivi multimediali portatili.

L'installazione delle attrezzature, di nuovissima generazione, è stata completata lo scorso 12 dicembre 2021; complice il perdurare della pandemia e le limitazioni imposte dal distanziamento, l'area - già a disposizione della cittadinanza – purtroppo non è ancora adeguatamente fruita e frequentata.

Progetti futuri

Il parco dovrebbe essere corredato di connessione wi-fi gratuita.

L'aggiunta di una lavagna nell'area picnic, poi, aiuterebbe a fornire uno spazio alternativo per le scuole, utile alternativa alla DAD per effettuare didattica in presenza, all'aria aperta e in sicurezza.

Al momento, purtroppo, i fondi disponibili sono stati impiegati; tuttavia, restano tante le idee e i progetti ancora realizzabili.

Gestione e cura

La visita diretta dell'area ci ha, poi, permesso di rilevare un altro aspetto: la gestione e la pulizia dell'area verde.

Con rammarico abbiamo notato che c'è ancora gente che getta i rifiuti in modo indiscriminato, inquinando e sporcando le aree verdi. Una nota stonata se paragonata con l'armonia del luogo in cui ci troviamo.

Ma si può rimediare facilmente: sarebbe utile creare dei laboratori di pulizia del parco che coinvolgano i ragazzi, magari in concomitanza con altri eventi e attività che invoglino noi giovani e ci avvicinino a queste belle realtà di riqualificazione green e sostenibilità ambientale.

Tanto è stato fatto, ma la strada è lunga e le possibilità ancora infinite.

Sta a noi seguire il percorso virtuoso tracciato da amministrazione, associazioni e cittadinanza: una strada fatta di Hi-tech e mentalità eco-green, volta alla tutela del benessere fisico nel pieno rispetto del verde urbano.

Per un futuro sostenibile “A cielo aperto”… come Agenda 2030 comanda!


25 febbraio 2022