ITST E.Fermi: “L’attesa aumenta il desiderio”

di Laura LEUZZI

Fare lezione in un condominio è ormai una situazione insostenibile per tutti gli studenti ed il personale scolastico dell’ITST E.Fermi.

Pertanto la Dirigente Scolastica invia un appello all’Amministrazione Comunale.

“Aule al posto di appartamenti, all’Istituto E.Fermi si fa lezione in un condominio di sei piani da quando la Provincia di Brindisi, negli anni settanta, la trasformò in una scuola”.

Sono queste le parole del giornalista Gianluca Lovagnini, inviato di Antenna Sud - canale 85, in un servizio speciale nel quale evidenzia le difficili condizioni in cui riversa la scuola e che ormai sono diventate insostenibili sia per gli studenti che per tutto il personale scolastico.

Con 1250 studenti, il Fermi di Francavilla Fontana è il secondo Istituto della Provincia di Brindisi come numero di iscritti poiché accoglie studenti provenienti da circa 13 paesi diversi del territorio .

Tanti sono sempre le studentesse e gli studenti che scelgono questo Istituto per gli sbocchi occupazionali post-diploma, offerti dai quattro diversi indirizzi tecnologici :Elettronica ed Elettrotecnica - Meccanica Meccatronica ed Energia, Informatica e Telecomunicazioni, Trasporti e Logistica con articolazione Costruzioni Aeronautiche.

Insomma, è un’eccellenza riconosciuta sia a livello provinciale che comunale, ma purtroppo è collocata in una “decadente palazzina” che sia per la logistica che per la sicurezza risulta essere inadatta ad ospitare studenti, laboratori e personale scolastico.

“In un condominio, la scuola viene organizzata giocando a scacchi” afferma la Dirigente Scolastica Prof. Beatrice Monopoli che annualmente, insieme al personale scolastico, è costretta a rifare i piani di collocazione delle aule ogni volta che varia il numero dei ragazzi per classe.

Particolarmente difficile è sta l’organizzazione di questo anno scolastico, con una scuola in “sofferenza” e con troppe richieste che non sempre si è potuto accettare.

Proprio per questo, le 54 classi dell’Istituto sono attualmente dislocate in 5 sedi diverse sparse per la città; alcuni studenti sono persino ospitati presso una scuola primaria in via Argentina.

Senza una nuova sede l’Istituto forse dovrà essere spostato in un altro dal territorio.

Da molti anni si discute e si dialoga per trovare una nuova collocazione, ma senza giungere ad una concreta soluzione. Forse si è giunti ad una soluzione: un terreno in “zona peschiera” che, però, ha un problema: un traliccio dell’alta tensione che dovrebbe essere spostato.

Come ultima azione la Dirigente prof.ssa Beatrice Monopoli ha inviato una missiva all’Amministrazione Comunale chiedendo la possiilità di poter utilizzare i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) stanziati dal Ministro dell’Istruzione per interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole superiori.

Si resta in attesa di risposte più concrete per poter avere finalmente una SCUOLA!


10 marzo 2022