"ARDUINO" TRA FANTASIA E TECNOLOGIA
di Lorenzo RUGGIERO

«La tecnologia senza creatività resta sterile, ma la fantasia senza i giusti strumenti non trova uno sbocco pratico. Arduino Uno con il suo approccio "alla portata di tutti" completa il quadro». Queste parole del prof. Franco Rizzo sintetizzano mirabilmente una nuova iniziativa dell'Istituto Tecnico Settore tecnologico «Enrico Fermi«: un corso di formazione basato sul microcontrollore Arduino, rivolto agli alunni del Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica.
Creare robot, far ridurre i consumi al motore dell'automobile, costruire modellini di aeroplani senza pilota, il tutto nella massima economicità e massima semplicità di utilizzo, in modo da poter essere impiegato anche da persone con limitate competenze in campo elettronico-informatico.
Si propone di insegnare questo «Arduino», un progetto finalizzato all'acquisizione di conoscenze e competenze avanzate nell'uso della scheda open source «Arduino», al fine dell'applicazione pratica sia per progetti amatoriali che per prototipi aziendali. Il poker tecnologico vincente nell'utilizzo di tale scheda è costituito da: un computer, Arduino Uno, la propria creatività e l'utilizzo di una miriade di dispositivi elettronici.
La presenza di almeno un computer in molte case e in ogni ufficio, l'accesso alla Rete pervasivo, il basso costo dell'hardware e la globalizzazione della comunità degli utenti e degli sviluppatori ha reso possibile questa nuova rivoluzione tecnologica alla portata di tutti, con utilizzo negli ambiti più disparati, compresi l'utilizzo a livello industriale e nei settori della ricerca e dell'università. Quasi tutti, anche se non sapevano niente di programmazione di computer, sono riusciti a utilizzare Arduino per fare qualcosa di bello, come rispondere a dei sensori, far lampeggiare delle luci o controllare dei motori.
Insomma, «Arduino« è una vera e propria rivoluzione, un mix di creatività e realtà. D'altro canto, come ha detto Mikhail Aleksandrovic Bakunin, «La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà».