Visione del film “IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA”
di Joele Monopoli

Sono tante le iniziative organizzate dal nostro istituto per contrastare il bullismo e il cyberbullismo.
La visione del film “Il ragazzo dei pantaloni rosa”, presso il cinema Teatro Italia di Francavilla Fontana, è stata una delle più significative e interessanti sia per il tema della pellicola che per il dibattito successivo.
Erano presenti infatti esperti esterni come la Giudice Fausta Fiorella Palazzo, la psicologa e psicoterapeuta Marina Turaccio, i Carabinieri, che ci hanno fatto riflettere sulla gravità e le ripercussioni di atteggiamenti sbagliati e pregiudizi di genere.
“Il ragazzo dei pantaloni rosa” racconta la vera storia di Andrea Spezzacatena, quindicenne vittima di bullismo e cyberbullismo che si tolse la vita il 20 novembre 2012.
Il film diretto da Marco Danieli, affronta temi delicati legati all’adolescenza, alla sessualità e alla ricerca dell’identità in un contesto sociale spesso difficile e giudicante.
La trama si concentra su Nicolò, un ragazzo di 16 anni che vive in una cittadina dell’Italia centrale.
È un adolescente come tanti altri, con un gruppo di amici, una famiglia che ama, ma allo stesso tempo sente di essere diverso e non si allinea completamente agli stereotipi di genere e sociali del suo ambiente.
Uno degli aspetti che lo distingue è la sua scelta di indossare un paio di pantaloni rosa, un gesto che, nel contesto in cui vive, viene percepito come una sfida alle convenzioni e alle aspettative altrui.
Il rapporto con il padre è uno degli aspetti centrali del film.
Il genitore rappresenta una figura autoritaria e tradizionale, che non riesce ad accettare il comportamento e le scelte del figlio, in particolare riguardo ai pantaloni rosa.
Accanto al tema familiare, il film esplora anche la dimensione sociale e scolastica di Nicolò.
A scuola, il ragazzo affronta il bullismo e le difficoltà legate alla sua ricerca di un’identità sessuale e di genere.
Il contesto scolastico diventa uno spazio di prova e confronto, dove le sue scelte sono messe alla prova dai suoi coetanei, alcuni dei quali non vedono di buon occhio il suo comportamento "diverso".
Nonostante le difficoltà, Nicolò trova alleati inaspettati, come alcuni compagni di classe e la sua professoressa di arte, che lo sostengono nella sua ricerca di autenticità.
La storia, pur affrontando temi seri e profondi, si conclude con un messaggio di speranza, che invita a non conformarsi alle aspettative degli altri, ma a trovare la forza di essere sé stessi, nonostante tutto.
Ci auguriamo che l’iniziativa promossa nell’ambito delle attività di educazione civica possa contribuire a sensibilizzare tutta la comunità del Fermi a contrastare manifestazioni di bullismo e cyberbullismo favorendo un dialogo tra studenti e insegnanti su un tema così importante.
18 marzo 2025