21 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA MAFIA

di Fasanelli Vanessa, Greco Sarah, Vecchio Martina, Leo Maria

La Giornata, che quest’anno giunge alla sua trentesima edizione, ha l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle storie delle vittime innocenti e di quanti oggi subiscono la violenza mafiosa.

Questa giornata ha un significato profondo: onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita per mano della mafia.

Magistrati, giornalisti, imprenditori, forze dell'ordine, semplici cittadini: uomini e donne che hanno avuto il coraggio di dire no alla criminalità organizzata e che sono stati uccisi per il loro impegno. I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e tante altre vittime risuonano nelle piazze d'Italia, in una lunga lettura collettiva che diventa un atto di resistenza civile.

Il 21 marzo, in tutta Italia si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Una data simbolica che, dal 1996, invita tutti a riflettere sul fenomeno mafioso, sulla sua pervasività e sull’importanza di non abbassare mai la guardia nella lotta alla criminalità organizzata.

La scelta di questa data non è casuale: il 21 marzo coincide con l’arrivo della primavera, una stagione che porta con sé l'idea di rinascita e di speranza.

Una speranza che si rinnova ogni anno, quando cittadini, associazioni, scuole e istituzioni si uniscono per ricordare e per combattere un nemico che, purtroppo, non è mai stato sconfitto del tutto.

La mafia, in tutte le sue forme, continua a fare vittime e a infiltrarsi nei tessuti sociali, economici e politici del paese, ma anche oggi, il 21 marzo, il messaggio è forte e chiaro: "La mafia non è invincibile."

Ogni anno, in questa giornata, vengono letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Un elenco doloroso che non finisce mai di crescere.

Dai giudici Falcone e Borsellino agli agenti di polizia che hanno dato la vita nella lotta alla criminalità organizzata, fino a tutte le persone che, silenziosamente, hanno pagato con la vita il coraggio di dire "no" al potere delle mafie.

Nel corso degli anni, la manifestazione ha acquisito una portata nazionale.

In tutte le città italiane si tengono eventi di commemorazione, marce, incontri e dibattiti.

Un’occasione per fare memoria, ma anche per sensibilizzare le nuove generazioni sulla necessità di un impegno quotidiano contro la mafia.

Le scuole, in particolare, giocano un ruolo fondamentale, educando i giovani alla cultura della legalità e a un futuro senza il peso del crimine organizzato.

Il tema di quest’anno pone l'accento sull'importanza di non lasciare che il silenzio e l'indifferenza prevalgano.

La mafia prospera proprio in quei contesti in cui le persone si girano dall'altra parte, rassegnandosi a un sistema corrotto.

"Se non ora, quando?" è lo slogan che si ripete sempre più forte nelle manifestazioni di oggi, un invito a non dimenticare che il cambiamento è possibile solo se ciascuno di noi decide di impegnarsi per la giustizia e la verità.

La Giornata Nazionale contro la Mafia è, dunque, un invito a non abbassare la guardia, a riconoscere che la lotta alla criminalità organizzata non è un compito che spetta solo alle forze dell’ordine o ai magistrati, ma è un impegno collettivo che riguarda ogni cittadino.

Solo con una società più consapevole e responsabile, infatti, possiamo sperare in un futuro libero dalla violenza e dalle ingiustizie imposte dalle mafie.

Oggi più che mai, è fondamentale ricordare che la memoria è uno strumento di lotta e che, anche nei momenti più difficili, l’impegno per la legalità non deve mai fermarsi.

Il 21 marzo è il simbolo di questa resistenza, della volontà di non arrendersi mai, di non permettere che l'ombra delle mafie oscuri il nostro futuro.


23 marzo 2025